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IL CAI

Il CAI è un'associzione che unisce gli appassionati di montagna con una storia di oltre 140 anni frontalino_cai
home Costituito il 23 ottobre 1863 a Torino - anche se si può affermare che la sua fondazione ideale sia avvenuta il 12 agosto dello stesso anno, durante la celeberrima salita al Monviso ad opera di
attività
alp_giovanile Quintino Sella, Giovanni Baracco, Paolo e Giacinto di Saint Robert - il Club Alpino Italiano è una libera associazione nazionale che, come recita l’articolo 1 del suo Statuto, 
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escursionismo

“ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.

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news Come presidente viene eletto un nobile, il barone Ferdinando Perrone di San Martino, relativamente giovane, elegante, occhi profondi, ampi baffi di sverzino arricciati in punta, come s'usava.
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link All'adunanza "molti vennero da lontano". Sembra che i fondatori siano stati circa duecento ma la distinta esatta non ci è più pervenuta.



Oggi l’Associazione è costituita da Soci riuniti liberamente in Sezioni, coordinate in raggruppamenti regionali: al 31.12.2006 i Soci del CAI risultano essere 304.070, che partecipano alle attività di 487 Sezioni e 312 Sottosezioni appartenenti a 21 gruppi regionali di cui 2 raggruppamenti provinciali (Trentino e Alto Adige).

L’Associazione fondata in particolare sull’entusiasmo e sul volontariato provvede, a favore sia dei propri Soci sia di altri:


• alla diffusione della frequentazione della montagna e all’organizzazione di iniziative alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, capillarmente diffuse sul territorio nazionale;


• all’organizzazione ed alla gestione di corsi d’addestramento per le attività alpinistiche, sci-alpinistiche, escursionistiche, speleologiche, naturalistiche volti a promuovere una sicura frequentazione della montagna;


• alla formazione di diverse figure di titolati (istruttori, accompagnatori ed operatori), necessarie allo svolgimento delle attività citate;


• al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione di sentieri, opere alpine e attrezzature alpinistiche;


• alla realizzazione, alla manutenzione ed alla gestione dei rifugi alpini e dei bivacchi d’alta quota (ad oggi sono 761 strutture per un totale di 21.681 posti letto)


• all’organizzazione, tramite il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), struttura operativa del CAI, di idonee iniziative tecniche per la vigilanza e la prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, per il soccorso degli infortunati o dei pericolanti e per il recupero dei caduti;


• alla promozione di attività scientifiche e didattiche per la conoscenza di ogni aspetto dell’ambiente montano nonché di ogni iniziativa idonea alla protezione ed alla valorizzazione dell’ambiente montano nazionale, anche attraverso l’operato di organi tecnici nazionali e territoriali;


• alla promozione di iniziative di formazione di tipo etico-culturale, di studi dedicati alla diffusione della conoscenza dell’ambiente montano e delle sue genti nei suoi molteplici aspetti, della fotografia e della cinematografia di montagna, della conservazione della cultura alpina;


• all’organizzazione ed alla gestione di corsi di preparazione professionale per guida speleologica nonché di corsi di formazione professionale per esperti e rilevatori del Servizio Valanghe Italiano (SVI).





Per maggiori informazioni e dettagli, su attività, sezioni e numeri sul cai, potete fare un giro sul sito nazionale: www.cai.it

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